Storia del comune di Prignano sulla Secchia
Il territorio del Comune di Prignano può vantare una ricca storia millenaria. I fiumi, le colline, il naturale ruolo di baricentro tra la valle e le montagne appenniniche, hanno reso questa zona particolarmente ambita fin dall'alba dei tempi.
Molto probabilmente, i primi abitanti furono della stirpe dei Liguri. Nel tempo, si susseguirono poi Etruschi, Galli, Romani e diversi popoli barbarici, tra cui vanno ricordati senz'altro i Longobardi, che proprio su questo territorio, al confine tra la loro zona di influenza e le terre dell'Esarcato di Ravenna, attivarono numerose iniziative di guerriglia, volte a conquistare una zona, come quella di Prignano, che consideravano assai strategica. Anche per quanto riguarda le testimonianze archeologiche, i resti ritrovati nell'ambito comunale permettono una ricostruzione di eventi e peculiarità che partono da lontano. Gli studiosi collocano infatti all'età della pietra (fine V Millennio - prima metà del III Millennio a.C.) gli ormai noti ritrovamenti di Pescale, dove sono emerse prove evidenti di un'intensa attività artigianale. Cippi votivi e utensili di vario genere, ulteriore dimostrazione di una spiccata vocazione artigianale e artistica della zona, appartengono invece al periodo romano e ad epoche successive.
{mosimage}Con l'avvento del regno carolingio, e quindi nella seconda metà dell'VIII secolo, Prignano compare per la prima volta sulla soglia della storia: il suo nome si trova su diversi diplomi facenti riferimento alla situazione ecclesiastica del luogo. Il Medioevo prignanese è complesso e ricco di diverse vicende. Basti ricordare che ancor oggi, nella frazione di Montebaranzone, si celebra la Festa Matildica, in memoria di quel "placito" che nel 1108 la contessa Matilde pronunciò a favore degli abitanti di Rocca Santa Maria proprio dal suo castello di Montebaranzone. Passando poi sotto il dominio di vari casati e signorie, come i Da Rodeglia, la podesteria di Castellarano, il governo feudale dei Trotti, gli Estensi, i Montecuccoli e il Comune di Sassuolo, il 27 dicembre 1859 nasce dallo smembramento del Comune Austro - estense di Sassuolo il Comune di Prignano.
Superati i problemi della Prima Guerra Mondiale, Prignano recita un ruolo da protagonista nel movimento di Resistenza al nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale, tanto da essere il primo comune della Repubblica di Montefiorino ad essere liberato (13/06/1944).
Dopo aver reagito, successivamente, al fenomeno dell'emigrazione di popolazione giovane dal paese verso la pianura, oggi Prignano si presenta come una realtà dinamica e vivace sotto gli aspetti più diversi della vita civile. Lo stanno a dimostrare, del resto, gli stessi dati sulla popolazione residente, che negli ultimi dieci anni è progressivamente aumentata fino a superare, già da un paio d'anni, quota 3.500 unità. Un risultato che premia indubbiamente chi da sempre ha creduto in questo territorio, ricco di risorse e di straordinarie potenzialità.
Prignano: etimologia del nome
Generalmente quando ci si avvicina con interesse alla storia del proprio paese una delle curiosità cui si cerca di dare risposta per prime è proprio il significato del nome e come ha fatto nel corso degli anni a prendere la forma come la si conosce al momento. Ed infatti nel cercare di descrivere la storia del nostro comune nel corso dei secoli abbiamo deciso di iniziare proprio da questo punto
Per prima cosa la ricerca va affidata ai documenti scritti e da questi si può cominciare a risalire alle svariate diciture che il nome ha preso nel corso della storia.
Da un primo documento che risale a Carlo Magno re dei franchi datato 7 Giugno 781 troviamo la dicitura PERINIANA o PIRINIANA, da altre fonti diplomatiche successive abbiamo PERINIANUM o PIRINIANUM (papa Berengario I 6 Novembre 898), o ancora PREGNANUM ( Enrico II re dei normanni anno 1020) ed infine PRENIANU ( papa Clemente III anno 1092).
Tutte questi termini ci fanno capire l'evoluzione del termine nel corso della storia e dovute anche alle modifiche della lingua latina causate dalle diverse incursioni dei popoli nordici nella penisola e dall'influenza che queste hanno avuto sulla lingua; purtroppo però non è possibile ricostruire la forma precisa del nome del nostro paese.
Si può supporre che siccome non pochi nomi di paesi delle nostre montagne designino generalmente nomi di possessi prediali, il nome PERENNIUS presente nel corpus inscriptionum latinorum, ci suggerisce l'etimo PERENNIANUS e da qui PERENNIANUS FUNDUS ( fondo o podere di Perennio)
Un'altra ipotesi ci suggerisce invece di seguire la pista che porta al nome derivante dalla posizione geografica del paese quindi sopra o davanti al fiume,il che ci conduce alla supposizione che il nome originario fosse PRENMIANUM , derivante dall'etimo PROE - ANM - AMNIUM( da amnis cioè fiume), anche se non si conoscono forme latine che possano condurre a questa conclusione, quindi le probabilità che la forma esatta ed odierna del nome sia da far risalire alla prima ipotesi ci pare particolarmente fondata.
Il territorio del Comune di Prignano può vantare una ricca storia millenaria. I fiumi, le colline, il naturale ruolo di baricentro tra la valle e le montagne appenniniche, hanno reso questa zona particolarmente ambita fin dall'alba dei tempi.
Molto probabilmente, i primi abitanti furono della stirpe dei Liguri. Nel tempo, si susseguirono poi Etruschi, Galli, Romani e diversi popoli barbarici, tra cui vanno ricordati senz'altro i Longobardi, che proprio su questo territorio, al confine tra la loro zona di influenza e le terre dell'Esarcato di Ravenna, attivarono numerose iniziative di guerriglia, volte a conquistare una zona, come quella di Prignano, che consideravano assai strategica. Anche per quanto riguarda le testimonianze archeologiche, i resti ritrovati nell'ambito comunale permettono una ricostruzione di eventi e peculiarità che partono da lontano. Gli studiosi collocano infatti all'età della pietra (fine V Millennio - prima metà del III Millennio a.C.) gli ormai noti ritrovamenti di Pescale, dove sono emerse prove evidenti di un'intensa attività artigianale. Cippi votivi e utensili di vario genere, ulteriore dimostrazione di una spiccata vocazione artigianale e artistica della zona, appartengono invece al periodo romano e ad epoche successive.
Con l'avvento del regno carolingio, e quindi nella seconda metà dell'VIII secolo, Prignano compare per la prima volta sulla soglia della storia: il suo nome si trova su diversi diplomi facenti riferimento alla situazione ecclesiastica del luogo. Il Medioevo prignanese è complesso e ricco di diverse vicende. Basti ricordare che ancor oggi, nella frazione di Montebaranzone, si celebra la Festa Matildica, in memoria di quel "placito" che nel 1108 la contessa Matilde pronunciò a favore degli abitanti di Rocca Santa Maria proprio dal suo castello di Montebaranzone. Passando poi sotto il dominio di vari casati e signorie, come i Da Rodeglia, la podesteria di Castellarano, il governo feudale dei Trotti, gli Estensi, i Montecuccoli e il Comune di Sassuolo, il 27 dicembre 1859 nasce dallo smembramento del Comune Austro - estense di Sassuolo il Comune di Prignano.
Superati i problemi della Prima Guerra Mondiale, Prignano recita un ruolo da protagonista nel movimento di Resistenza al nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale, tanto da essere il primo comune della Repubblica di Montefiorino ad essere liberato (13/06/1944).
Dopo aver reagito, successivamente, al fenomeno dell'emigrazione di popolazione giovane dal paese verso la pianura, oggi Prignano si presenta come una realtà dinamica e vivace sotto gli aspetti più diversi della vita civile. Lo stanno a dimostrare, del resto, gli stessi dati sulla popolazione residente, che negli ultimi dieci anni è progressivamente aumentata fino a superare, già da un paio d'anni, quota 3.500 unità. Un risultato che premia indubbiamente chi da sempre ha creduto in questo territorio, ricco di risorse e di straordinarie potenzialità.